Visualizzazione post con etichetta i gamberetti sotto sale e un piccolo trucco d’amore. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta i gamberetti sotto sale e un piccolo trucco d’amore. Mostra tutti i post

sabato 13 settembre 2025

Il mio primo pesce e il brodino più buono del mondo

Papà, i gamberetti sotto sale e un piccolo trucco d’amore 

Papà aveva la passione per la pesca. Spesso andava da solo, ma qualche volta mi portava con lui. Ci sedevamo sulla banchina, in silenzio, e lui preparava le lenze con una pazienza infinita. Io lo osservavo, affascinata e un po’ schifata. Le esche mi facevano senso, soprattutto i vermi. Viscidi, contorti, vivi. Non riuscivo nemmeno a guardarli troppo a lungo.

Papà lo sapeva. Mi diceva: “Se non impari a mettere le esche, non sarai mai brava a pescare. Un buon pescatore deve sapere innescare le esche!” Io ci provavo, ma niente. Il disgusto era più forte di me.

Allora, un giorno, papà preparò per me delle esche speciali: gamberetti sotto sale. Avevano un odore pungente, ma almeno non si muovevano. Quelli riuscivo a toccarli, a metterli nell’amo, anche se con un po’ di esitazione. Era il suo modo di farmi sentire capace, senza forzarmi.


Ricordo il mio primo pesce. In realtà aveva abboccato alla lenza di papà. Ma lui, con un gesto teatrale e pieno d’amore, mi passò la lenza tra le mani: “Dai, tira! Lo hai preso! Avvolgi la lenza, su forza!” Io lo feci, con il cuore che batteva forte. E così, avevo “pescato” il mio primo pesce.

Tornando a casa, raccontammo tutto a mamma. Io parlavo a raffica, e papà faceva l’occhiolino a lei. Si misero a ridere, complici. Io mi sentivo felice, importante, parte di qualcosa.

Mamma preparò un brodino di pesce, e con quello mi fece la pastina. Era buonissima. Ma non solo per il sapore. Era buona perché quel pesce, in qualche modo, l’avevo preso io.